Vaccini in farmacia: da maggio si parte nel Lazio e in altre regioni. Ecco come ci si può prenotare e chi ne ha diritto.
Altra svolta nella lotta al Covid in Italia. Da giugno i vaccini in farmacia saranno disponibili per tutti i cittadini. Come per le altre fasi della campagna di vaccinazione del nostro paese, però, si procederà a macchia di leopardo, a seconda delle possibilità delle varie regioni e degli enti locali. I primi a partire saranno Lazio e Piemonte, poi toccherà a Veneto e Umbria, mentre anche l’Emilia-Romagna sta lavorando a un’intesa con Federfarma. Ma come ci si potrà prenotare e quali vaccini saranno disponibili? Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Vaccini in farmacia: come prenotarsi
A fare da apripista sarà il Lazio. Come riferito sulla pagina Facebook Salute Lazio, farmacie e medici di base potranno somministrare il vaccino anti-Covid da fine maggio alle persone con meno di cinquant’anni. L’obiettivo è cercare di inoculare la prima dose entro la fine del mese almeno a tutta la fascia d’età 50-59. Poi si passerà alle fasce più giovani.
Per quanto riguarda le tipologie di vaccini disponibili, non dovrebbe esserci Pfizer né Moderna. In farmacia verranno somministrati AstraZeneca e, soprattutto, il monodose Johnson & Johnson. A seconda delle disponibilità, comunque, potrebbero cambiare gli scenari. Le prenotazioni nel Lazio possono essere effettuate dal 20 maggio online, tramite il sito della Regione Lazio, scegliendo la propria farmacia preferita. Le somministrazioni inizieranno il 24 maggio. Fisicamente verranno create delle strutture esterne, come dei gazebo, per rendere le vaccinazioni più ordinate e sicure possibile.
Vaccini in farmacia: scoppia la polemica
Nemmeno il tempo di programmare l’inizio ufficiale delle vaccinazioni in farmacia, che già sono nate le prime polemiche. In particolare ad alzare la voce, ormai da diversi mesi, sono le associazioni dei medici, contrari all’affidamento di questa responsabilità ai farmacisti, essendo la vaccinazione un ‘atto medico’. Va detto comunque che i farmacisti aderenti saranno tenuti a seguire dei corsi di formazione ad hoc.
Al di là di ogni critica, si tratta di un passo importante per accelerare ancora la campagna vaccinale. L’obiettivo è ambizioso: somministrare oltre 200mila vaccini al giorno proprio nei gazebo delle farmacie. L’importante è cercare di far partire tutte le regioni il prima possibile, evitando questa frammentazione del Servizio sanitario.